Una panchina per Modesta Valenti
Anche oggi parliamo della strada e di chi ci vive perché non ha, o non vuole, altre alternative.
Lo facciamo ricordando Modesta Valenti a cui è intitolata la via con cui si danno a Roma le residenze fittizie a chi si trova senza casa o documenti e oggi, a lei è stata intitolata una panchina, voluta dalle associazioni di taxisti impegnati contro la discriminazione e le assenze di diritto e di tutele per le persone più fragili. Ringraziamo l’VIII Municipio e le associazioni “Tassiste di Roma”, “Artintaxi” di Torino ed “Il Viandante” di Roma per averci invitato a raccontare la storia di Modesta, una storia che la accomuna a molte delle persone che in questi giorni stiamo incontrando nei ricoveri e nella distribuzione di cibo e coperte che portiamo avanti con i Circoli Arci: era una donna timida di 71 anni, fragile ed introversa, con una vita semplice ma decorosa, cambiata da eventi familiari sconosciuti e dalla malattia mentale, con ricoveri forzosi negli ospedali psichiatrici e terapie forti (elettroshock). A Roma vive per strada, vagando in cerca di elemosina tra la Basilica di Santa Maria Maggiore e la stazione Termini, dove dormiva tra mille difficoltà e pericoli. Proprio alla stazione Termini il 31 Gennaio 1983, moriva nell’indifferenza e nel viavai dei passeggeri. Anche oggi abbiamo chiesto nuovamente che le Istituzioni e i servizi si attivino subito per tutelare i diritti dei suoi cittadini più fragili: casa, socialità, salute e rispetto.