Un racconto dallo sportello del mutuo soccorso
Lunedì mattina sono al computer devo finire un lavoro, squilla il telefono dello sportello sbuffo e rispondo. È una donna, è agitata, mi è bastato il tono di voce per sentirmi in colpa per aver sbuffato prima di rispondere. Vive in un monolocale in affitto col compagno, i proprietari di casa hanno deciso che se ne devono andare alla svelta, “è scaduto il contratto” le dicono. Le comunicano che le faranno staccare un’utenza al giorno e che poi sarebbero arrivati con degli amici a buttarli fuori di casa a forza. Mi spiega che sono senza luce e senza acqua e che il giorno dopo gli staccheranno il gas. Il marito ha un’attività commerciale vicino casa. Mi dice che i proprietari di casa si presentano in negozio urlando che la sua famiglia non paga l’affitto. È successo anche davanti ai clienti, “siete indietro con le utenze”, urlano, buttando per terra della merce.
Le do un appuntamento e ci vediamo il giorno dopo. Tira fuori le carte e mi fa vedere il contratto e il bonifico dell’affitto di gennaio pagato.
Leggo il contratto e già la seconda pagina contraddiceva i proprietari di casa, è vero sono scaduti i termini ma il contratto si rinnova automaticamente se non viene disdetto tramite raccomandata almeno 30 giorni prima dello scadere del contratto, sento il nostro avvocato che me lo conferma e glielo spiego. Non hanno ricevuto nessuna disdetta. Il nostro avvocato, un volontario che ci assiste gratuitamente, si attiva subito cercando di fargli riallacciare le utenze.
Dopo qualche giorno i proprietari di casa scoprono che la famiglia si è rivolta a Nonna Roma. Lei spiega che ha contattato un avvocato e che ha sporto denuncia per le utenze staccate, ma i proprietari si presentano in negozio facendogli pressione per più di due ore perché firmino un nuovo contratto, ritirino la denuncia e cercando di convincere la famiglia a lasciar perdere l’avvocato.
Il giorno dopo la famiglia torna al nostro sportello e a fine colloquio chiede all’avvocato di parlare al telefono con i proprietari di casa. Al telefono succede qualcosa di buffo, al sentire la qualifica dell’avvocato, i due cambiano completamente tono di voce. Forse pensano che un avvocato meriti più rispetto di una semplice famiglia “straniera”.
Domenica i proprietari di casa si ripresentano in negozio, ma qualcosa è già cambiato: restano fuori, il tono è calmo, gli dicono che avena fatto la disdetta del gas ma che andranno di persona a fermare il tecnico prima che stacchi l’utenza.
È passata più di una settimana e sono ancora senza luce e senza acqua ma stiamo risolvendo questa situazione grazie al lavoro, del tutto volontario, del nostro avvocato.
Mentre torno nella mia casa accogliente, penso alla loro vicenda e mi scorrono davanti agli occhi le storia di tante altre minacce e pressioni che subiscono i nostri utenti, che troppo spesso la casa rischiano di perderla.
Rabbrividisco al pensiero che per una persona che si rivolge a noi, e che riusciremo in qualche modo ad aiutare, ce ne sono chissà quante altre che subiscono senza sapere come difendersi.